The following letter is addressed to the governing body of all monastics in Myanmar, the State Sangha Committee. We implore them to uphold Buddhism by taking a strong stand against hate speech and ethnic cleansing. We also call on the government of Myanmar to protect vulnerable communities of all religions and ethnicities, and on the UN to ensure the safety and survival of the Rohingyas.

The letter was first signed by 200 Buddhist leaders, including Venerable Bhikkhu Bodhi, Jack Kornfield, Yongey Mingyur Rinpoche, Pema Chödrön, Joseph Goldstein, Dhammachari Lokamitra, Phra Paisal Visalo, and Bernie Glassman. We now invite the Buddhist community at-large to sign the letter. Learn more about the crisis here.  


Al Comitato di Stato Sangha Maha Nayaka
Thiri Mingalar Kabar Aye Hill,
Yangon, Repubblica dell'Unione del Myanmar

Venerabili Monaci, Anziani e Guide rispettate,

Vi scriviamo con spirito di Metta come praticanti e insegnanti, a fianco di di comunità buddhiste che in Occidente e in tutto il mondo contano milioni di membri: monaci, ordinati e laici delle tradizioni Theravada, Mahayana e Vajrayana.

È con la più profonda preoccupazione che consideriamo la continua violenza e gli abusi sistematicamente perpetrati a danno di centinaia di migliaia di sorelle e fratelli musulmani nello stato di Rakhine nel Myanmar. Rapporti di rispettabili organizzazioni per i diritti umani e agenzie di stampa documentano che oltre 600.000 Rohingya sono stati costretti con la forza a spostarsi oltre confine, cercando rifugio in Bangladesh, in India e in altri territori.

Fonti attendibili riportano che nello stato di Rakhine molte città e villaggi sono stati dati alle fiamme e sono stati teatro di omicidi, linciaggi, penuria di cibo, epidemie, stupri e ora di un esodo che consegue alla sistematica distruzione delle abitazioni. A differenza di quanto avvenuto in passato, in occasione di altre repressioni dei Rohingya, oggi il mondo intero guarda con compassione, e considera il governo e le forze armate del Myanmar e le istituzioni buddhiste dello stato come responsabili di questa politica di violenza.

Siamo profondamente turbati da ciò che molti vedono come un travisamento e una distorsione degli insegnamenti del Buddha. Nel Dhamma non c'è giustificazione alcuna per l'odio e la violenza. Le parole meschine e la provocazione diretta guidate dai monaci Ma Ba Tha (la Fondazione Buddha Dhamma Parahita, precedentemente nota come Organizzazione per la protezione della razza e della religione) sono in netto contrasto con i precetti monastici e gli insegnamenti del Buddha sulla moralità universale, la pace e la tolleranza.

  1. Pertanto, chiediamo al Comitato di Stato Sangha Maha Nayaka di sostenere il buddhismo rinnovando con forza le recenti dichiarazioni contro Ma Ba Tha e opponendosi con fermezza a ogni incitamento all'odio e alla pulizia etnica.

  2. Chiediamo al governo e all'esercito del Myanmar, e in particolare al capo del governo Aung San Suu Kyi, di adoperarsi con ogni mezzo per sostenere la pace e proteggere le comunità vulnerabili di ogni religione ed etnia.
  3. Chiediamo ai paesi membri dell'ONU di usare tutti i mezzi pacifici a loro disposizione per promuovere una risoluzione pacifica delle tensioni etniche nel paese; sovrintendere a che la sopravvivenza e la sicurezza dei Rohingya siano garantite; e prendere provvedimenti affinché siano loro riconosciuti pieni diritti come cittadini del Myanmar.

Cordialmente, nella speranza di pace e amore per il Dhamma,
Rev. Hozan Alan Senauke, Buddhist Humanitarian Project
A nome della comunità buddhista internazionale. Seguono firme..

Cc:
Thura U Aung Ko
Ministry for Religious Affairs and Culture,
Building no.10,

Naypyidaw, Republic of the Union of Myanmar

State Counselor Daw Aung San Suu Kyi
Ministry of Foreign Affairs, Building 9,
Naypyitaw, Republic of the Union of Myanmar

President U Win Myint
Presidential Palace, Yaza Htarni Road
Zeyatheiddhi Ward, Zabuthiri,
Naypyitaw, Republic of the Union of Myanmar

Commander in Chief Min Aung Hlaing
Ministry of Defense 
Building 24,
Naypyitaw, Republic of the Union of Myanmar


Fillippo Grandi, United Nations High Commissioner for Refugees

Case Postale 2500, CH-1211 Genève 2 Dépôt, Suisse
+41-22- 739-8111

Kofi Annan, Chair of the Advisory Commission on Rakhine State
Kofi Annan Foundation
P.O.B. 157 | 1211 Geneva 20, Switzerland
+41 22 919 7520
Att: Bijan Farnoudi <farnoudi@kofiannanfoundation.org>

 


The Buddhist Humanitarian Project is an initiative of the Clear View Project, a 501(c)(3) organization based in Berkeley, California. Learn more about the Rohingya crisis and the BHP here, or contact us for more information. You can read our privacy policy here